Nel nord Uganda vi è 1 medico ogni 40.000 abitanti, l’attesa di vita media è di 50 anni, la mortalità infantile 10 volte più alta dei paesi sviluppati, cause di morte sono sopratutto malattie comuni e curabili.
Il distretto di Gulu, con altri territori del Nord, è un territorio non ancora completamente pacificato dopo 19 anni di feroce guerriglia condotta dai ribelli dell’Esercito di Liberazione del Signore (Lord Resistance Army – LRA) e che conta migliaia di sfollati interni, oltre 100 mila vittime e 20 mila bambini sequestrati che sono costretti a diventare bambini soldato o schiavi sessuali.
Recentemente, azioni politiche e militari inducono a ritenere che sia prossimo il tempo della pace: gli accordi di pace di fine agosto 2006 danno nuove speranze al Nord Uganda.
E con la pace, insieme con il Governo, vogliamo lo sviluppo.
Combattiamo per la pace mediante l’investimento in formazione: l’Università di Gulu, nata appena da tre anni, dispone di un campus universitario, alcune facoltà con numerosi dipartimenti ed una popolazione studentesca in crescita costante
GULUNAP è il progetto che ha creato e sta sviluppando una Facoltà di Medicina a Gulu, in Nord Uganda. Nasce dal protocollo di intesa, siglato tra l’Università di Napoli Federico II e l’Università di Gulu dal Rettore Guido Trombetti nel maggio 2004, che definisce ruoli, responsabilità e competenze.
Inaugurata il 5 ottobre 2004 alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Uganda, accoglie 185 studenti, scelti attraverso una severa selezione nazionale, dei quali alcuni beneficiano di borse di studio governative.
GULUNAP sviluppa un metodo innovativo di formazione centrato sullo studente. Il piano curriculare è stato sviluppato d’intesa tra le due Università. Il corso, strutturato per semestri, durerà 5 anni più un anno di internato.
Si tende così a formare medici in grado di rispondere specificamente ai bisogni della comunità locale, in grado di erogare le cure primarie ai pazienti, enfatizzando prevenzione ed approccio terapeutico integrato.
Realizzata con fondi di contropartita da vendita di riso donato dall’Italia e ceduti dal Ministero Affari Esteri al Governo ugandese, la Facoltà di Medicina, programmata il 23 dicembre 2003, è gestita dall’Università di Gulu in partenariato con l’Università di Napoli, attraverso il centro Coinor, sotto la responsabilità di un Project Manager.
Sotto la guida del Rettore Dr. Nyeko Pen-Mogi e del Preside Prof. Jasper Ogwal, l’avvio dei corsi del I anno accademico è avvenuto il 4 ottobre 2004 , potendo disporre di un nucleo docente di circa 30 persone e di personale tecnico qualificato. Professori dell’Università di Napoli in missione didattica hanno avviato corsi semestrali in affiancamento a docenti locali (lettori con specializzazione e teaching assistants).
Le strutture sono ospitate presso il Gulu Regional Hospital, dove in quattro edifici sono allestite un’aula da 80 posti, un’aula multimediale con 25 postazioni connesse alla rete Internet da un collegamento satellitare dedicato, una sala settoria, un laboratorio di Istologia e Biologia, una biblioteca, alcuni uffici.
Nel secondo polo di Lacor, a 6 km, presso il grande S.Mary’s Hospital, sono allestite due aule, un’aula multimediale, dove saranno istallati 25 PC, una biblioteca, un laboratorio di Biochimica e Biostatistica, una segreteria didattica. Per il trasporto degli studenti tra le sedi didattiche ed il campus sono stati donati, su richiesta del Sindaco di Napoli, due autobus dell’azienda napoletana ANM, e due autobus messi a disposizione dall’ azienda napoletana SEPSA. Sono in arrivo dall’Italia attrezzature di laboratorio e strumentazione.
Una risorsa strategica per il migliore scambio tra le due Università sarà il ricorso all’e-learning, per poter mantenere a distanza il supporto didattico e scientifico dei docenti dell’Università di Napoli.
La complessità progettuale e gestionale del progetto GULUNAP per compiere con prospettive di successo un percorso di lunga durata, fondato sul trasferimento di conoscenze e competenze in contesti socioculturali profondamente diversi, pone tra gli obiettivi quello di costruire una rete allargata di cooperatori italiani ed internazionali, istituzionali e non. Da un punto di vista più generale, ci si propone di facilitare l’inserimento dell’Uganda nel circuito internazionale della conoscenza e sperimentare una nuova forma di cooperazione finalizzata alla crescita non dipendente.
La strategia del progetto, pertanto, intende ricorrere alla Cooperazione italiana, attraverso il Ministro degli Esteri, e sta coinvolgendo istituzioni nazionali ed internazionali, quali il Ministero della Sanità, l’Istituto Superiore di Sanità, ed istituzioni locali quali la Regione Campania, la Provincia di Napoli ed il Comune di Napoli. Competenze sanitarie e di salute pubblica potranno essere fornite dalle altre Università italiane interessate, sulla base di accordi di collaborazione. Inoltre, con associazioni e fondazioni private si stanno studiando forme di collaborazione e supporto per acquisire risorse umane, tecniche e finanziarie.
Da circa due anni è attivo, grazie al sostegno del Rotary-Club di Salerno e dellaSocietà Italiana di Pediatria, il programma “Specializzandi per Gulumed”, rivolto ai medici specializzandi italiani iscritti ad almeno al terzo anno di corso. Gli specializzandi hanno la possibilità di operare, per un periodo di 4 mesi, presso l’ospedale missionario St. Mary’s Hospital di Lacor che è uno dei due poli su cui si sviluppa la Facoltà di Medicina dell’Università di Gulu.
E’ opinione del già Ambasciatore italiano in Uganda Maurizio Teucci, che Gulunap rappresenti uno dei progetti più concreti visti in Uganda tra quelli condotti dalla Cooperazione Italiana.
06/12/2006